00 30/12/2007 13:51
ROMA - Non si ferma la lotta delle forze dell'ordine contro i botti proibiti di Capodanno, con decine sequestri in tutta Italia. Oltre 1600 bombe carta e circa 200 bombe da mortaio sono state sequestrate a Napoli. Arrestato il proprietario della casa dove erano custodite. Oltre due tonnellate di fuochi d'artificio sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Napoli ad Afragola (Napoli): migliaia di 'trac', 'cipolle' e anche la cosiddetta 'bomba finanziaria', un ordigno artigianale contenente circa un chilogrammo di miscela esplosiva in grado di provocare seri danni alle persone e alle cose in un ampio raggio dall'esplosione. Sedici le persone denunciate.

Altra operazione a Taranto. Nascondeva nella sua abitazione 40 chili di giochi pirotecnici di fabbricazione cinese,illegalmente importati e detenuti: per questa ragione Walter De Cataldis, di 32 anni, sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, è stato arrestato. Dopo un servizio di appostamento, i carabinieri hanno compiuto una perquisizione nell'appartamento dell'uomo, rinvenendo una piccola 'santa barbara' illegale. I grossi petardi sottoposti a sequestro contenevano in tutto oltre 5 chili di polvere da sparo.

A Pescara sono stati sequestrati complessivamente 250 chilogrammi di fuochi pirotecnici illegali: denunciate tre persone che detenevano il materiale, due uomini di Pescara, e una donna di Città Sant'Angelo (Pescara).

Ieri altre decine di sequestri, compreso una in una scuola materna di Afragola, nel napoletano: i locali erano chiusi per le festività natalizie e il custode, Vincenzo Capone di 58 anni, ha nascosto tre quintali di materiale pirotecnico nelle aule e nel locale caldaia. Scoperto dalla polizia, è stato arrestato. Oltre ai sequestri, il bilancio dei botti segnala anche un ferito, un ragazzo di 14 anni che a Vico Equense, sempre in provincia di Napoli, si è ferito alla mano con un petardo inesploso. Sempre a Napoli, dove decine di segnalazioni sono giunte al numero verde della Provincia, la Questura ha sequestrato in un deposito dell'hinterland 20 tonnellate di botti cinesi già pronti per essere messi sul mercato. Altri sequestri per centinaia di chili di botti sono stati realizzati a Napoli, Pozzuoli, Capri e Salerno.

Ma l'attività di prevenzione non ha interessato soltanto la Campania, dove per altro l'on. Tommaso Pellegrini (Verdi), segretario della Commissione bicamerale antimafia, ha segnalato che i "botti illegali, oltre a essere pericolosi, sono un grande affare per la camorra". In Sicilia, in azioni coordinate con le questure di Catania e Messina, la Polizia stradale e la Guardia di finanza, il sequestro di oltre 10 tonnellate di prodotti pirotecnici illegalmente detenuti, la chiusura di tre fabbriche di fuochi artificiali, il sequestro di quattro autocarri pieni di prodotti illegalmente trasportati, con ritiro delle patenti e relative sanzioni previste dal codice della strada.

A Catania, la Guardia di finanza ha prelevato oltre un quintale di fuochi fabbricati artigianalmente e di notevole pericolosità e altri 400 chili sono stati sequestrati ad Acireale. Anche nel Lazio è stato ingente il quantitativo di botti ritirati dalla circolazione: in particolare è stato fermato un furgone che trasportava abusivamente e senza autorizzazioni oltre 600 chili di prodotti pirotecnici, con conseguente ritiro della patente e multa da migliaia di euro per il trasportatore. Cinquecento chilogrammi di fuochi illegali sono stati sequestrati dalla Finanza anche in due diverse operazioni a Latina e ad Aprilia.

Sequestri e denunce per materiale pericoloso anche in Puglia: in particolare, una donna di 37 anni è stata arrestata dopo che i Carabinieri di Andria le hanno trovato in casa un quintale e mezzo di botti che, secondo i militari, potevano mettere in pericolo non solo la palazzina, ma anche gli edifici circostanti. A Brindisi sono previste pattuglie "anti botti". Che il "rito" dei fuochi non sia solo appannaggio del Centro Sud, è testimoniato anche dai sequestri effettuati a Verona (una tonnellata ritirati dal commercio nei controlli effettuati dalla Questura), a Rho, nei dintorni di Milano, (migliaia di fuochi trovati in una videoteca), a San Vito al Tagliamento in Friuli Venezia Giulia (una tonnellata) e a Perugia (oltre una tonnellata).

Fonte: ansa.it